
Associazione Il Cantiere dell’InCanto
La norma e l’ascolto
laboratorio di ricerca a cadenza settimanale
Quest’anno la professoressa
Antonella Cocchiara, che conosceva la lunga esperienza dei nostri Laboratori con
i disabili, ci aveva invitato a lavorare insieme sulla legislazione che riguarda
i loro diritti.
Abbiamo voglia di rispondere ancora al suo invito e per questo abbiamo deciso di
dedicarle La norma e l’ascolto, un laboratorio che rivolgiamo a giovani
universitari desiderosi di sperimentare un percorso di ricerca che riguardi la
disabilità.
L’ossessione produttiva della cultura occidentale dà per scontata la negazione
del possesso e della gestione dello spazio al corpo di chi è improduttivo o
dipende dagli altri. Ignorandone o spingendone fuori dai margini le esperienze,
i desideri, i bisogni, i diritti, le attitudini e i modi diversi di entrare in
contatto con il mondo e di rappresentarselo, li rende invisibili o astratti.
Tale modalità di attribuzione differenziale implica, quindi, un mancato
riconoscimento sociale e l’impossibilità di partecipare attivamente alla vita
pubblica.
Da anni non ci paiono più sufficienti protesta, rivendicazione, indignazione.
Mentre ci sembra necessario ripensare alle rappresentazioni sociali che
producono tanto la realtà quanto il senso comune, per far emergere il carattere
convenzionale della nostra conoscenza sulla disabilità, cercando di sottrarci in
tal modo ad alcuni vincoli che questo impone alla nostra percezione e al
pensiero.
Pensiamo che sia necessario rimettere in gioco azioni fondamentali nella vita
democratica di un paese e dare alle persone più giovani la responsabilità di
scoprire che l’azione educativa non si può esaurire nell’apprendimento, nella
fruizione, nell’osservanza di quello che ci viene trasmesso. Ricostruire un
percorso, che si tratti di norme o di conoscenze acquisite, significa capire la
struttura, impadronirsi del processo, rileggere il già dato alla luce
dell’esperienza.
Per questo abbiamo pensato ad un laboratorio che metta insieme punti di vista
disciplinari diversi per creare le condizioni della ricerca.
Ci siamo chiesti e intendiamo chiedervi:
Come si costruisce una norma?
Quali conoscenze sono necessarie?
Possono le norme e le proposte di legge di per sé rispondere alla variabilità di
bisogni che esprimono le persone?
Possono modificare gli usi e i costumi di un tessuto sociale?
Quanto e che cosa dell’esperienza individuale e collettiva può essere utile nel
costruire una legge?
Può e in che modo una norma creare cultura?
Ci aspettiamo che invece di rispondere alle vostre domande o che voi rispondiate
alle nostre ricominciamo insieme a guardare, ascoltare, raccontare, non dare
nulla per scontato.
Per questo, accanto al tentativo di costruire norme che riguardino la vita dei
disabili, vi proponiamo il teatro.
Perché la sua arte ha il potere di dare concretezza, abitabilità, percorribilità
allo spazio del sogno. Perché nel suo tempo/spazio riscopriamo l'eguaglianza fra
abili e disabili .
Perché il teatro ci consente di conservare e rivelare suoni, mappe, segni delle
nostre strade, del nostro cercarci e trovarci.
Insieme: questa è la parola che più di tutte dice il modo della relazione.
Il
Cantiere dell'InCanto nasce a Messina nel 2002 dall'incontro di persone di età
diverse accomunate dal desiderio di usare la musica e l'arte per proporre
l’’ecologia nella comunicazione attraverso l’ascolto della natura e degli
altri.
Si prende cura di spazi in cui sia possibile sperimentare la relazione fra
creatività e organizzazione e riscoprire il valore d'uso dei saperi ,
riappropriandosi del loro legame con l'esperienza.
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